Il Sogno

Marcellina (Roma)

 

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Presentazione della Casa-Famiglia: "CASETTA LAURETANA " de "Il Sogno Onlus".

Marcellina, 1 Maggio 2006

Carissimi tutte e tutti,

oggi ci troviamo qui per presentare quello che all'inizio chiamammo subito il nostro "Sogno" ...

Molti di voi già sanno come ne è nata l'idea; di come Dio ha messo nel mio cuore il pensiero di realizzare una "Casa Famiglia". Ma lo ripeto per quanti ancora non ne conoscono gli inizi e che vivono questo momento che rimarrà nella nostra storia.

Santuario di Lourdes, Giugno 2003.

Mi ero recato in quel luogo benedetto in pellegrinaggio; non stavo bene in salute e trascorrevo le giornate in solitudine di fronte alla Grotta delle Apparizioni, al di là del fiume Gave.

Un pomeriggio mi si avvicina un giovane papà con la sua bambina in carrozzina. Desidera parlarmi e così mi confida il suo dramma: la sua bambina, Cecilia, di appena quattro anni è nonvedente e portatrice di un handicap che la costringe a letto. ...Chiede preghiere per lei e mi fa parte di un pensiero che lo affligge: "Che sarà di questa sua bambina, e di tanti altri figli, quando i genitori non ci saranno più?". Ne rimango fortemente turbato. Assicuro il mio ricordo nella preghiera e, mentre li vedo allontanare nasce dentro di me il desiderio, ma anche la responsabilità, di rispondere a questo appello che sento venire da Dio e mi chiedo cosa posso fare di concreto che duri nel tempo. E' in quel momento che sento nascermi nel cuore il pensiero di una "Casa-Famiglia" perché questi nostri fratelli e sorelle possano, una volta rimasti soli, continuare a vivere in un ambiente familiare restando possibilmente nei luoghi dove sono nati e vissuti.

Oggi siamo qui perché quella ispirazione, quel "Sogno", si sta realizzando!

Rientrato a Roma, confido quanto sento dentro di me a Loretta e a Carlo Ricci, miei amici con cui per anni, prima come infermiere e poi sacerdote, ho condiviso insieme il servizio per i malati. Subito fanno loro questo mio "sogno". Certamente senza il loro sostegno e aiuto oggi non saremmo qui. Ma come realizzare ciò che sento in me dato che le possibilità economiche sono nulle? Dove trovare i fondi, io che sono un semplice frate francescano e non ho né un lavoro né un reddito e non possiedo praticamente nulla? Non mi perdo d'animo: l'esperienza mi dice che ogni volta che Gesù ha messo nel mio cuore un desiderio è perché lo vuole realizzare e infatti Dio mi aspetta al varco! Passa poco tempo e una domenica mattina mi reco in una parrocchia di Roma per amministrare il sacramento del Battesimo ad un bambino. Giungo con un po' di anticipo e, siccome in chiesa si stava celebrando la Santa Messa, per non disturbare, mi fermo fuori della porta in attesa che termini la celebrazione. Ero dunque lì, tutto solo, quando mi si avvicina una vecchietta che con fare spontaneo mi depone sul palmo della mano destra una moneta di due euro! ...E' il segno di Dio sulla Provvidenza che invierà per la realizzazione di quello che per Lui è già realtà! E da allora è iniziata questa gara di solidarietà di cui voi tutti ne siete una espressione visibile.

Mi incontro con Carlo e Loretta e iniziamo a dare concretezza a tutto ciò che avevo sognato costituendo con amici comuni una ONLUS che chiamiamo "Il Sogno ONLUS". Intanto la Provvidenza continua ad inviare giorno per giorno, in mille maniere che solo la fantasia di Dio sa operare, il suo sostegno. Certo, come tutte le cose di Dio, c'è l'ombra della croce e fin dall'inizio non sono mancate prove ed anche qualche persecuzione, arrivando a toccare la calunnia. ...Ciò non mi spaventa: mi è stato insegnato fin da bambino a fare di ogni ostacolo una pedana di lancio e sono proprio le difficoltà che incontro a confermare la presenza del Signore e a farmi dire: "qui c' è il dito di Dio" e la sua opera deve andare avanti. A noi è chiesto solo di continuare ad aver fede... e Dio non ci ha deluso! C'è un passo della Sacra Scrittura che dice:

«Figlio, se ti presenti per servire il Signore,

preparati alla tentazione.

Abbi un cuore retto e sii costante,

non ti smarrire nel tempo della seduzione.

Sta' unito a lui senza separartene

perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.

Accetta quanto ti capita,

sii paziente nella vicende dolorose,

perché con il fuoco si prova l'oro,

e gli uomini accetti a Dio nel crogiolo del dolore.

Affidati a lui ed egli ti aiuterà;

segui la via retta e spera in lui.

Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia;

non deviate per non cadere.

Voi che temete il Signore, confidate in lui;

il vostro salario non verrà meno.

Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici,

la felicità eterna e la misericordia.

Considerate le generazioni passate e riflettete:

chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso ?

O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?

O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato?

Perché il Signore è clemente e misericordioso,

rimette i peccati e salva al momento della tribolazione».

(Siracide 2, 1-11 )

Fiduciosi abbiamo cercato e cercato. Quando non ce lo aspettavamo siamo venuti a sapere di questo luogo, dove ci troviamo oggi. I proprietari desideravano venderlo e noi li contattiamo. Veniamo qui e, appena io vedo questo posto sento nel mio cuore una certezza: questo è il luogo scelto dalla Provvidenza! Ci diamo subito da fare per poterlo acquistare.
Oggi siamo qui a presentarlo a voi, per dire a tutti, anche ai più scettici, che "il Sogno" si sta realizzando e ringraziare Dio per le grandi cose che ha operato e continua ad operare in noi. Lo scorso 25 Marzo, festa dell'Annunciazione, abbiamo sottoscritto il compromesso e, a Dio piacendo, a fine Giugno ci siamo prefissi di completare il pagamento di tutto l'immobile che da quel giorno sarà di "nostra" proprietà, cioè di tutti noi! E potremo iniziare i lavori di ampliamento e ristrutturazione.
Quale il disegno di Dio su quest'opera che è il prodromo di altre che certamente sorgeranno nel tempo? Dare una speranza a tutti. Garantire agli ospiti della "Casa- Famiglia" soprattutto affetto e dignità; quanti vi saranno ospitati dovranno trovare non solo una nuova casa, ma anche una famiglia accogliente che aiuti a superare le difficoltà delle diverse storie personali. Il nostro "sogno" è quello di creare non un istituto, né una casa di accoglienza temporanea, ma un ambiente bello a misura di bambino e di adolescente che si fa carico dei più giovani aiutandoli a crescere e ad avere un futuro migliore. Ma sento che Gesù ha ancora qualcosa di più grande per essa e me lo ha fatto intuire parlando al cuore di un'anima a me tanto vicina che mi ha scritto:

«Vivo con trepidazione questo periodo che ci separa dalla Messa del primo Maggio. Quello sarà un giorno così importante della nostra vita da darmi il capogiro. È  senz'altro il giorno più importante del tuo percorso sacerdotale, c' è tutto il mistero di Dio nascosto nel progetto che ti ha messo in cuore, c'è la carezza di Maria che lo ha sostenuto, è il giorno più importante del mio percorso di fede perché sento che ho contribuito anch'io alla sua realizzazione con le mie preghiere. Renzo, sento che "il Sogno " diventerà un Santuario. Sarà un posto Santo in cui andare in pellegrinaggio per vivere la pienezza di grazia di cui sarà ricolmo. E' così, sarà così ed io potrò dire: ero lì il giorno in cui con la Santa Messa ha preso vita».

 

Tanti di voi si chiederanno come io vivo questi momenti, questo giorno in particolare: sento dentro di me un grande stupore per le cose che Dio opera anche attraverso la mia persona; una gioia grande, che avverto come particolare dono di Dio, è che questa "Casa-Famiglia" sorga nel comune di Marcellina che mi ha dato i natali ed a cui sono particolarmente legato.

C'è un passo particolare di san Paolo che mi risuona nell'anima:

«Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti. Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti. Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio».

(1Corinti1, 27-29)

Ben conosco i miei limiti e la grande povertà della mia vita, sono però cosciente di essere uno strumento nelle mani di Dio.

In questi giorni mi torna nel cuore un 'espressione di tanti anni fa, del Marzo 1977, di una mia zia acquisita: Assunta De Causis. In una lettera scrittami ha così profetizzato per il mio futuro:
 

«Vedrai quante sorprese belle sono riservate per te, e
  quando lo riscontrerai, io non ci sarò più, ma tu ti
  ricorderai di me ed io pregherò sempre per te. .
..».

Ora dal Cielo sento che mantiene la sua promessa di pregare per me.

Nell' attesa di questo momento, ho voluto guardare alla mia vita tornando indietro nel tempo e mi sono accorto di questa continua presenza del Signore. Di come ha guidato il mio cammino giorno per giorno, fin dall'infanzia quando, appena ad un mese dalla mia nascita, sembrava che dovessi essere già destinato all'altra vita. Venni battezzato in extremis una sera a ora tarda perché si disperava ormai che avessi visto l' alba del giorno seguente. Ma Dio aveva un suo progetto su di me ed in questi anni mi ha immerso in quella che posso ben chiamare "una magnifica divina avventura" dove la realtà è più bella di qualsiasi desiderio: e quella di oggi ne è una nuova, stupenda tappa.

Giorni fa, in un momento di particolare prova, il nostro Valentino mi ha inviato un messaggio nel quale mi diceva:

 «...ho qualcosa per te... leggi questo passo... appena l'ho
letto ho sentito il desiderio di dartelo... leggilo!».

E' un brano del Libro di Giosuè:

 «Sii coraggioso e forte, poiché tu dovrai mettere questo popolo in possesso della terra che ho giurato ai loro padri di dare loro. Solo sii forte e molto coraggioso, cercando di agire secondo tutta la legge che ti ha prescritta Mosè, mio servo. Non deviare da essa né a destra né a sinistra, perché tu abbia successo in qualunque tua impresa. Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma mèditalo giorno e notte perché tu cerchi di agire secondo quanto vi è scritto, poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo. Non ti ho comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada».

(Giosuè 1,6-9)

Dal profondo del nostro cuore allora un grande, infinito GRAZIE a Dio per i suoi doni.

Un GRAZIE a Maria, Mamma nostra, che fin dall' inizio ci ha sostenuto e continua, con il suo Amore di Madre, a sostenerci nella realizzazione di quest'Opera.

A Lei dunque affidiamo il nostro "Sogno" che desideriamo chiamare: 

CASETTA LAURETANA 

in ricordo della Santa Casa di Loreto, perché Lei la custodisca con il suo Amore di Madre e modelli questa nuova famiglia, da lei ispirata, su quella di Nazaret. Per Lei è scaturita dal nostro cuore questa invocazione, una preghiera che tutti noi reciteremo ogni giorno con amore filiale: 

Maria, Madre della Famiglia,

sorridi a noi dal Cielo,

mentre riuniti sotto questo tetto

offriamo a Te tutti i pensieri,

le azioni, i desideri

e le emozioni che ci battono nel cuore.

 

Ti consegniamo queste mura

perché Tu le benedica,

le persone che vi lavorano

perché tu le renda strumento di vera carità,

quanti vi abiteranno,

perché trovino tra esse la famiglia

che riscaldò Gesù nei giorni della sua vita terrena.

 

Accendi in noi la gioia di seminare il bene,

la dolcezza di sostenere chi ci affidi,

la certezza di incontrare il Signore in questa casa,

la forza di trasformare il "Sogno"

che ci hai messo in cuore,

in un Santuario benedetto

fonte inesauribile d’ amore e di fraternità.

 
Vorrei poter ringraziare tutti, uno ad uno, ma sono certo che il più bel ringraziamento ve lo saprà dare Gesù che ha promesso la ricompensa anche per un solo bicchiere di acqua data, per suo amore, al fratello nel bisogno.

C'è una persona che oggi voglio ricordare in modo particolare; una persona che ci guarda dal cielo; è il primo fiore di questa fraternità che è nata e cresciuta nel tempo e che quattro anni fa ha raggiunto il Paradiso: la nostra cara Iolanda. Poco prima di morire ha desiderato visitare questi luoghi che mi hanno visto nascere e crescere. Tornata a casa compose questa poesia:

 A Renzo

 "Sento l’ odore delle tue montagne, il calore delle tue mani,

la forza della tua fede...

e tu giovane,

con la barba brizzolata,

cammini lodando Dio

tra gli ulivi e le querce secolari... ...Chissà,

forse un giorno ormai lontano

i tuoi piedi scalzi di bambino

si unirono al suolo

e gustarono il dolce tepore

della tua terra calda.

Ora sono gli uomini

che ricevono Amore da te.

Grazie, padre Renzo! "

 

Lode e gloria a Dio, nostro Padre.
Amore e profonda gratitudine a Maria, la Madre nostra

                       Fr Renzo Campetella